Numidio intervista Relé – quarta parte

Pubblicato il Pubblicato in Diario di Bordo

Quarta parte dell’intervista realizzata dal gruppo Numidio a Luigi Relé.

  

Proseguiamo la nostra chiacchierata con Luigi Relé in questo scampolo di fine agosto, mentre è al lavoro per la preparazione del suo primo disco da solista che s’intitolerà DREAMS ed avrà come sottotitolo CANZONI DI PROTESTA, DI PACE E D’AMORE.

 

NUMIDIO – Sembra quasi un manifesto programmatico della tua poetica. E’ così?

 

RELE’ – Ho cercato di condensare in quei tre aggettivi la mia proposta artistica. L’impegno sulle questioni sociali e del lavoro lo manifesto ormai da più di trent’anni con la militanza e con compiti di responsabilità nazionale in una delle principali organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale del paese. Il pacifismo ha origine nella formazione e nelle esperienze fatte in gioventù, come ho già raccontato all’inizio di questa intervista. Per quanto riguarda l’amore, un tema con il quale chi scrive canzoni si trova inevitabilmente a fare i conti, da alcuni anni riesco a scriverne con più naturalezza, superando il timore di apparire banale.

 

NUMIDIO – Hai già definito la scaletta del disco?

 

RELE’ – Ci sto lavorando. Ci sono molte canzoni che vorrei inserire in questo disco ma alla fine dovrò fare delle scelte. Ho deciso anche di farmi aiutare da chi mi segue sui social. Una canzone la sceglieranno i miei amici virtuali, attraverso una votazione sul mio sito ufficiale www.luigirele.com. A breve spiegherò come fare, così che in qualche modo il disco risulti un prodotto nato anche da scelte collettive.

 

NUMIDIO – E per quanto riguarda le registrazioni in studio, sei già al lavoro?

 

RELE’ – Stiamo lavorando. Abbiamo buttato giù delle idee, appunti, in alcuni casi siamo già ad una fase avanzata, ma sui tempi molto influirà l’esito del crowdfunding che partirà a settembre sulla piattaforma “Produzioni dal basso”. Oltre che dettata da esigenze economiche, la scelta della produzione collettiva del disco è un modo per dare gambe tutti insieme ad un progetto artistico del quale spero possano sentirsi orgogliosi tutti quelli che parteciperanno dando una mano nei diversi modi.